Sembra ormai uno di quegli slogan altisonanti dove ognuno ci legge opportunisticamente ciò che più gli conviene. , eliminando la distanza dettata dal “è qualcosa che riguarda gli altri”. Nella quotidianità della mia attività imprenditoriale, ho dovuto rendermi conto che tematiche sociali, ambientali ed economiche si giocano a tutti i livelli e non esclusivamente all’interno di macrosistemi dove credevo di non poter e dover presenziare. La responsabilità va assunta, che si tratti di Capi di Stato che si riuniscono al G20 o di singoli cittadini nel proprio agire. Per rendere la nostra azienda un attore responsabile nel contesto sociale in cui opera, è stato quindi necessario acquisire le necessarie competenze nell’ambito dello sviluppo sostenibile attraverso un percorso di studi dedicato.
Le aziende sono fatte di persone e di conseguenza considero la salute e la sicurezza, fisica e sociale, dei lavoratori e delle parti interessate, di fondamentale importanza. Abbiamo il dovere di ascoltare e comunicare apertamente e onestamente, apprezzando le differenze e trattando tutti come individui nel pieno rispetto delle nostre diversità. In un contesto tanto riccamente eterogeneo come può essere la nostra realtà, dobbiamo promuovere con convinzione i valori di uguaglianza e inclusione.
Sia come individui sia come aziende, dobbiamo davvero impegnarci per la protezione del clima e la tutela dell’ambiente. Certo, lo Stato dovrà assumere un ruolo centrale in quello che sarà la definizione di una strategia chiara per l’integrazione delle misure di cambiamento climatico, ma sono persuaso che solo la responsabilità individuale potrà dare la giusta spinta a questa trasformazione epocale di mentalità e comportamento verso le risorse del nostro pianeta.
Infine, ma non per importanza, dobbiamo poter essere in grado di rispondere alle nuove sfide a cui ognuno sarà confrontato in futuro nel ruolo di attore economico, sia esso consumatore, produttore, risparmiatore, investitore, contribuente o altro. Mi riferisco all’orientamento economico che dovremo dare all’intera società, attraverso tematiche quali l’economia circolare, il consumo responsabile (in altre parole, basta sprechi), un sistema finanziario etico e la responsabilità sociale delle imprese. In questo processo ogni cittadino è direttamente coinvolto e ha l’opportunità di dare il suo importante apporto.
Credo fermamente che sia tempo di renderci consapevoli del nostro ruolo nella società e dell’urgenza che abbiamo di assumere un comportamento cosciente. Dobbiamo agire con il prioritario obiettivo di poter essere orgogliosi anche domani di ciò che facciamo oggi, contribuendo in maniera tangibile allo sviluppo sostenibile dell’intero ecosistema al fine di garantirne l’equilibrio e l’equità sociale.
Sono convinto che il nostro Paese debba promuovere un agire imprenditoriale orientato allo sviluppo sostenibile fondato su questi tre imprescindibili pilastri della responsabilità sociale, ambientale ed economica. Il nostro impegno si rifletterà sulle generazioni future che hanno il diritto alla speranza.