Proposte dei Liberali Radicali
per uno sviluppo efficace del piano direttore comunale PDCom
- Il PLR Lugano (PLR) saluta positivamente la volontà della Città di sviluppare uno strumento politico per una visione e una pianificazione del territorio del Comune di Lugano con effetto sui suoi attuali 21 quartieri. Si tratta di uno strumento necessario dopo le tre fasi aggregative vissute tra il 2004 e il 2013 che hanno portato alla coesistenza di 19 piani regolatori comunali e tre multilaterali, a tutt’oggi non coordinati tra di loro.
- La visione presentata proietta Lugano nel 2050 e ci pone davanti alla domanda su quale Città vogliamo per il futuro: una Città turistica, congressuale, di cultura, tecnologica? Per il PLR, Lugano si dovrà profilare in particolare come vera città universitaria, mantenendo al contempo la sua vocazione di piazza finanziaria, mettendo sempre di più la qualità di vita al centro delle scelte urbanistiche.
- Lo studio presentato punta su elementi oggigiorno imprescindibili per una Città, come la qualità dello spazio pubblico, il verde e una mobilità moderna. Particolarmente condivisa è anche l’idea di istituire delle “costellazioni”. Proposta che, con i necessari adattamenti, andrà a valorizzare e dinamizzare l’insieme dei quartieri che compongono la Città, così come la volontà, in linea con i risultati del Masterplan del Lungolago e del Centro, di puntare su una maggiore accessibilità e multifunzionalità del paesaggio lacustre, consolidando e ricucendo lo spazio pubblico tra centro e lago, nonché valorizzando lo spazio lungo il Cassarate, che presenta un’enorme potenzialità non ancora sfruttata. Tutto ciò rispecchia peraltro i risultati del sondaggio pubblicato nel mese di marzo 2022 in cui vengono delineate le priorità della cittadinanza luganese, quali – appunto – la riqualifica del lungolago e il miglioramento degli spazi verdi.
- Nell’ottica del completamento della procedura di costituzione del Piano Direttore Comunale (PDCom), che dovrà essere ultimata entro metà 2023, il PLR identifica alcune proposte più urgenti e da attuare in via prioritaria, con l’istituzione preliminare e immediata dei relativi vincoli pianificatori, dove necessario ricorrendo agli strumenti previsti dalla Legge sullo sviluppo territoriale, quali:
- la presa di decisioni fondamentali per il futuro del Lungolago e del Centro, in particolare per la destinazione e l’utilizzo del comparto piazzale Ex-Scuole, per un’attuazione rapida degli obiettivi emersi dal Mandato di studi paralleli (MSP) per l’elaborazione del Masterplan del comparto Lungolago e del centro;
- l’implementazione a termine (possibilmente breve) di un nuovo piano del traffico e di un nuovo piano del paesaggio comuni negli attuali 21 piani regolatori, ispirati dall’impostazione del progetto di PDCom, nonché – in ogni caso – con integrazione della rete Tram-Treno e del ruolo dell’aeroporto;
- la presa di decisioni sulla promozione e la salvaguardia del comparto lungo il fiume Cassarate.
- Il PLR rileva pure alcune criticità nella visione per il PDCom, auspicando che le stesse possano essere riprese nel quadro della seconda fase di elaborazione del PDCom.
- Carattere vincolante dello strumento: Il PDCom non permette di istituire vincoli pianificatori. Risulta attualmente poco chiaro come la Città intenda procedere affinché il PDCom non rimanga solo un documento ispiratore, ma si trasformi in strumento di vera progettazione della Città. Attendere l’implementazione e l’entrata in vigore dei nuovi Piani regolatori (sono infatti questi ultimi gli strumenti legislativi vincolanti per il cittadino) rischia di non permettere durante molti anni di evitare edificazioni in contrasto con le idee del PDCom. Il PLR auspica che vengano rese vincolanti le proposte cardine e concrete derivanti dall’impostazione del PDCom. Ogni progetto futuro della Città (e non solo quelli di carattere prettamente pianificatorio) dovrà infatti essere impostato nell’ottica degli obiettivi del PDCom.
- Termini: La Città dovrebbe porsi l’obiettivo di presentare entro un orizzonte temporale di tre anni dalla finalizzazione del PDCom un piano del traffico globale per la Città di Lugano (vie principali, autosili esterni, criteri per lo sviluppo del trasporto pubblico, ecc.) e un piano del paesaggio comune agli attuali piani regolatori, a valere quale punto di partenza per un’impostazione vincolante delle idee più importanti e condivise del PDCom.
- Coinvolgimento del Consiglio comunale: il Municipio deve dettagliare al più presto (in ogni caso prima che si concluda la seconda fase di elaborazione del PDCom) le modalità di coinvolgimento del Consiglio comunale nell’approvazione dello strumento, come indicato dal Collegio esperti e come richiesto dal Consiglio comunale nel quadro dell’approvazione del credito per l’elaborazione del progetto. Senza decisione del Consiglio comunale in merito, il PDCom non potrà infatti avere carattere vincolante e non ci sarà garanzia che il Consiglio comunale seguirà il Municipio sulle successive scelte pianificatorie.
- Riflessione critica su determinati comparti: La visione per il PDCom, presentata dopo quasi due anni di pandemia, che ha avuto un impatto sia sulle nostre vite, sia sulle visioni urbanistiche e di società, ci impone di fare delle considerazioni innovative su alcuni comparti della Città, per cui esistono progetti non ancora approvati in via definitiva, o dove sussiste ancora un certo margine di manovra nella loro attuazione. Il bando di concorso per il PDCom invitava i gruppi concorrenti a riflettere criticamente su questi progetti, ciò che tuttavia non traspare dalle visioni presentate. Uno dei comparti per il quale è particolarmente rilevante condurre delle riflessioni approfondite in tal senso è quello di Campo Marzio. Alla luce del fatto che nessun gruppo che ha partecipato al concorso per la riqualifica di Campo Marzio ha soddisfatto i criteri fissati dalla Città e che la visione per il PDCom esclude di collocare generatori di traffico nel Centro cittadino, puntando piuttosto sulla vivibilità dello stesso, risulta essere un buon momento per interrogarsi criticamente se il progetto per il Campo Marzio, così come inizialmente concepito – ormai decenni fa – sia ancora pienamente attuale, o se esistano delle alternative valide maggiormente conformi alla visione sviluppata dal PDCom. Delle riflessioni su alternative valide per la collocazione di un centro congressuale potrebbero, ad esempio, includere la destinazione dei nuovi spazi del Comune che verranno creati nel comparto della stazione (piazzale Ex Pestalozzi), le opportunità create dal futuro collegamento Tram-Treno fra il Centro Città e la piana del Vedeggio, una riqualifica sostanziale dell’attuale comparto del Palazzo dei Congressi o uno sfruttamento dei comparti prossimi al futuro PSE, come Trevano. Il PLR si aspetta dunque che emergano delle considerazioni in questo senso nella seconda fase dei lavori e che le valutazioni a tal riguardo vadano sempre di pari passo con le considerazioni espresse al successivo punto “Proposte concrete per l’attrattività del Centro” e tengano segnatamente conto delle esigenze del settore alberghiero, della ristorazione e del commercio.
- Proposte concrete per l’attrattività del Centro: Il PLR vede favorevolmente la visione di volere puntare sull’attrattività del Centro per gli abitanti. Attrattività che sarà ancora più importante con lo spostamento di una parte dell’Amministrazione comunale a Cornaredo. Il PLR si aspetta però che emergano delle proposte maggiormente concrete dalla seconda fase su come aumentare questa attrattività. In quest’ottica sarà particolarmente importante puntare su una politica abitativa innovativa e su un aumento degli spazi verdi a disposizione della popolazione, grazie ad un aumento degli spazi fruibili, ad esempio con un ampliamento del Parco Ciani verso Piazza Indipendenza e verso il Lido. Se si vuole veramente aumentare l’attrattività del centro occorrerà essere maggiormente visionari e audaci. Fondamentale in questo senso sarà portare la rete del tram treno fino a Cassarate.
- Dubbia fattibilità della visione emersa relativa alla mobilità: La visione dell’evoluzione dei trasporti presentata sembra molto ottimista. Lo studio prevede infatti che nel 2050 il 40% della mobilità avverrà con il trasporto pubblico, il 40% con mobilità lenta e solo il 20% con l’automobile. Questo contro delle percentuali attuali di rispettivamente 6%, 31% e 63%. Per quanto favorevole a una mobilità moderna per Lugano, il PLR invita a volere dettagliare maggiormente le modalità con cui si pensa di raggiungere tali obiettivi quantitativi, in particolare in considerazione del fatto che la geografia della Città permette solo in modo limitato un trasporto pubblico capillare e la mobilità lenta. Il fatto che nel 2050 la ripartizione tra le tre forme di mobilità dovrebbe risultare a Lugano la stessa di quella prevista nel 2025 a Zurigo, non può che risultare sorprendente. Ci si chiede inoltre se un cambiamento così radicale possa avvenire senza una modifica sostanziale dell’assetto stradale, ciò che non sembra essere attualmente previsto. Anzi, a titolo di esempio si osserva che nel NQC è previsto l’ampliamento del tratto stradale su via Cassarate, aspetto poco coerente con queste previsioni. Il PLR chiede dunque di approfondire maggiormente la fattibilità della visione emersa e propone che venga sottoposto a breve (tre anni) al Legislativo un piano strategico che definisca in modo chiaro come si pensa di raggiungere l’obiettivo dell’importante riduzione del traffico veicolare.
- Contenibilità: La premessa per la realizzazione di un piano direttore è quella di verificare urgentemente la contenibilità delle attuali zone edificabili in modo da correttamente impostare il futuro piano regolatore globale. Questo presuppone anche di chiarire il concetto di densificazione ai sensi della nuova Legge federale sulla pianificazione del territorio (tra cui i principi di verticalità e di liberazione superfici). La legge federale prevede infatti che le zone edificabili siano dimensionate sulla base del fabbisogno dei prossimi 15 anni e che la densificazione e che la densificazione sia “di qualità”. Il PLR si aspetta che il Municipio presenti un piano di finanziamento per il fondo di dezonamento.
- Carattere vincolante dello strumento: Il PDCom non permette di istituire vincoli pianificatori. Risulta attualmente poco chiaro come la Città intenda procedere affinché il PDCom non rimanga solo un documento ispiratore, ma si trasformi in strumento di vera progettazione della Città. Attendere l’implementazione e l’entrata in vigore dei nuovi Piani regolatori (sono infatti questi ultimi gli strumenti legislativi vincolanti per il cittadino) rischia di non permettere durante molti anni di evitare edificazioni in contrasto con le idee del PDCom. Il PLR auspica che vengano rese vincolanti le proposte cardine e concrete derivanti dall’impostazione del PDCom. Ogni progetto futuro della Città (e non solo quelli di carattere prettamente pianificatorio) dovrà infatti essere impostato nell’ottica degli obiettivi del PDCom.
Infine, il PLR saluta favorevolmente la volontà di coinvolgere la popolazione, e soprattutto le nuove generazioni, nell’elaborazione del PDCom. Dopo la seconda fase sarà importante procedere ad una fase di ricerca di consenso attorno ai progetti che risulteranno, coinvolgendo la popolazione in modo convincente. Risulta tuttavia un peccato che la popolazione non sia stata coinvolta maggiormente nella fase precedente dei lavori. Infatti, il sondaggio online condotto tra la fine del 2019 e il 2020 ha visto la partecipazione di soli 179 visitatori e 1097 residenti e non è forse stato impostato nel modo più propizio. Il PLR propone di coinvolgere in modo maggiormente sistematico e ampio cittadini e associazioni del territorio e invita a illustrare come si pensa di fare confluire i risultati della consultazione attuale nei lavori della seconda fase.
Lugano, 27 Maggio 2022
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