A fine mese saremo chiamati a decidere sul futuro del finanziamento dei costi della sanità, optando per il passaggio a un finanziamento uniforme, che ha come obiettivo quello di eliminare i disincentivi del sistema attuale e di conseguenza ridurre i costi. Importante è ricordare che l’obiettivo principale del nostro sistema sanitario è garantire che ogni cittadino abbia accesso a cure di alta qualità, in modo efficiente e sostenibile.
Ora, per raggiungere questo obiettivo, è fondamentale non solo avere un modello di finanziamento adeguato, ma anche un modello organizzativo che risponda alle diverse esigenze di salute delle persone. Dal 1996 tutti i modelli finanziari introdotti in Svizzera non hanno raggiunto gli obiettivi prefissati. E così sarà anche nel caso venga introdotto il nuovo modello di finanziamento EFAS.
Il risultato sarebbe invece differente se EFAS fosse combinato con il modello delle cure integrate, che rappresenta una soluzione potente per migliorare l’assistenza sanitaria, in particolare per i pazienti cronici e per tutti coloro che hanno bisogno di una presa in carico continuativa e coordinata. EFAS si concentra sui principi di efficienza, finanziamento, accessibilità e supporto, incentivando una gestione efficiente delle risorse, promuovendo il finanziamento delle strutture sanitarie in modo che possano affrontare le sfide future, come l’invecchiamento della popolazione e l’aumento delle malattie croniche. Il modello delle cure integrate si concentra sulla cura del paziente in modo completo e continuo, coordinando i diversi professionisti della salute, in modo particolare i medici di famiglia, gli infermieri, gli specialisti, psicologi e i fisioterapisti, per affrontare le necessità globali del cittadino paziente. Le similitudini dei due modelli sono dunque paragonabili e sovrapponibili e la loro combinazione permetterebbe di assicurare la gestione efficiente delle risorse, di migliorare l’accesso alle cure, di promuovere la cura centrata sul paziente e di assicurare nel tempo la sostenibilità del sistema sanitario.
In conclusione, combinare l’eventuale introduzione del modello EFAS con l’implementazione del modello di medicina integrata, indispensabile per realizzare la riorganizzazione del sistema sanitario (passaggio da stazionario ad ambulatoriale) e per affrontare in modo ottimale le esigenze di cura dei cittadini, in particolare quelle dei pazienti cronici, che richiedono una gestione continua e coordinata delle loro condizioni è più che mai una necessità. Insieme, questi due modelli possono realmente trasformare il sistema sanitario, modernizzandolo e rendendolo più equilibrato, equo e sostenibile, rispondendo finalmente in modo concreto alle sfide sanitarie del presente e soprattutto del futuro.
Fabio Rezzonico, vicepresidente PLR Sezione di Lugano