22 Ottobre 2024
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Mutuo Soccorso

Mutuo Soccorso

La Società Liberale-Radicale di Mutuo soccorso Valle del Cassarate ha ripreso slancio e si è riappropriata di un ruolo a cui aveva temporaneamente rinunciato. Una rinascita figlia dell’entusiasmo e dello spirito della nuova dirigenza, che nel 2018 ha preso in mano le redini dell’associazione fondata nel 1887.

Culla della nascente Mutuo soccorso è stata la Società tiratori del Boglia, con la quale ha agito di concerto per parecchi anni nell’organizzazione di convegni, feste, gite e commemorazioni. L’idea di creare un’organizzazione di carattere mutualistico che garantisse un aiuto economico ai propri affiliati è stata esposta, il 6 febbraio 1887, all’assemblea dei tiratori del Boglia. Fu il presidente Pietro Vanoni a prendere la parola per conto anche di altri membri, considerati oggi i fondatori: Angelo Alberti, Alessandro Bernasconi, Baldassarre Bernasconi, Giuseppe Bianchi, Giacomo Brenta, Antonio Calanchini, Giuseppe Calanchini, Giuseppe Chiesa, Carlo Dellasanta, Francesco Holtmann, Giacomo Lepori, Francesco Rezzonico, Luigi Rezzonico, Giuseppe Steiger e Carlo Vanoni.
Il 15 gennaio dell’anno successivo, alla presenza di 160 soci, l’assemblea adotta alcune varianti dello statuto e fissa la tassa sociale a 50 centesimi mensili e il sussidio di malattia giornaliero pure a 50 centesimi. Accetta quali soci «parecchi amici di Arogno e Rovio» e proclama socie benemerite le ricamatrici del vessillo (donato da Giacomo Lepori) Antonia e Regina Lepori, di Stefano e Domenica, e Giuseppina Lepori, fu Antonio.
Il resoconto 1887-1888 indica entrate ordinarie di 1.044,20 franchi, un’entrata straordinaria di 650 franchi e uscite per 552,66 franchi. I soci sono 299.
Queste informazioni sono tratte dall’opuscolo pubblicato nel 1987 per i 100 anni della società e ripreso sul sito, appena rinnovato, mutuosoccorsovdc.ch. Il fascicolo documenta lo sviluppo della società rispetto ai propri scopi sociali, riferisce sull’attività poliedrica a cui si è dedicata la Mutuo soccorso nell’ambito dell’azione politica del partito, con interessanti accenni e considerazioni sugli avvenimenti dell’epoca, vissuti in Ticino con passione e ardore. Riporta fotografie dei raduni e degli incontri celebrativi, pubblica ritratti delle personalità che si sono distinte in seno alla Mutuo soccorso e accoglie una sintesi della storia istituzionale del Ticino, dai Baliaggi ai primi decenni del Novecento.

Sussidi e azioni mirate

Torniamo all’attualità e alla rinascita del sodalizio, che presenta alcune novità. Originariamente circoscritta al territorio dei Circoli di Pregassona e Sonvico e riservata rigorosamente ai soci di provata fede liberale-radicale, la Società del Mutuo soccorso ha infatti cambiato le proprie visioni, allargando il perimetro d’azione alle località della sponda sinistra della Valle del Cassarate, ma soprattutto attualizzando i principi e l’azione di muto appoggio e di solidarietà collettiva alle Valli del Cassarate (in pratica alle località situate sulla sponda sinistra) e prendendo anche in considerazione la possibilità di aiutare chiunque. Il termine «liberale» non è stato però abbandonato: «Lo si è voluto mantenere esplicitamente nel nome dell’associazione per rispetto dei fondatori e per ricordare lo spirito solidale e altruistico all’origine di questa nobile iniziativa liberale-radicale», spiega Renzo Viganò.
Eletto nel 2022 alla presidenza del sodalizio in sostituzione dell’uscente Rinaldo Gobbi, è affiancato in comitato dal vice presidente Walter Fornoni, dalla cassiera Eliana Fuchs e dai membri Ferruccio Unternaehrer, Paolo Ortelli, Daborah Unternaehrer Antonini, Gabriele Guglielmini, Antonio Cirla e Jean Pierre Antorini. Una squadra rinnovata per volontà della sezione Plr di Pregassona, dove nel 2018 si è manifestato il desiderio di rianimare la dormiente Società di Mutuo Soccorso.

A ispirare e condurre questa operazione di rilancio è stato Ferruccio Unternaehrer, il cui merito è stato soprattutto quello di intuire l’utilità di una rinnovata solidarietà sociale a favore delle persone e delle famiglie in difficoltà. Non solo attraverso un sostegno economico, ma anche mettendosi personalmente a disposizione per offrire aiuti concreti con «azioni mirate».
La pandemia è stato un primo banco di prova. Con tempestività, i membri del comitato hanno messo in atto – tra i primi nel Luganese – un servizio di consegna dei pasti a domicilio. «Il bilancio di questa esperienza è stato ottimo sia dal punto di vista numerico (con circa 240 consegne in un mese e mezzo di attività) sia psicologico: l’apprezzamento e la gratitudine espressi da chi ha beneficiato del nostro servizio hanno ripagato l’impegno dei volontari e confermato l’utilità della nostra puntuale missione».
Altro insegnamento tratto da questo progetto – spiega il presidente Viganò – è l’importanza della prossimità, sia in termini di conoscenza diretta e personale del territorio e dei loro abitanti, sia della credibilità acquisita dalla Mutuo Soccorso Valle del Cassarate nel corso del suo operato. «Una condizione – spiega Viganò – che facilita i contatti e semplifica le relazioni, non sempre facili e spontanee per i cittadini in difficoltà che devono rivolgersi alle istituzioni. Siamo come antenne sul territorio». Consapevole del proprio ruolo ma anche dei propri limiti, il sodalizio vuole progressivamente «fare rete» con le realtà di aiuto e sostegno presenti sul territorio, il cui limite è forse proprio quello di non essere sufficientemente conosciute e promosse all’attenzione delle persone bisognose. Un’esplicita «messa in rete» per valorizzare l’azione degli uni a favore dell’intera collettività. È con questa visione che la Mutuo si è presentata sul sito del Comune di Lugano (sezione Associazioni) e ha iniziato a sostenere fattivamente altre realtà benevole che operano sul territorio, come per esempio Telefono Amico 143 Ticino e Grigioni italiano attraverso la sponsorizzazione della formazione degli operatori volontari.

Il valore universale della solidarietà

C’è dunque un tentativo di uscire dalla nicchia in cui la Mutuo soccorso ha operato in passato, per collocarsi nel contesto più ampio e differenziato di un’offerta sociale moderna e articolata. Lo statuto dichiara il carattere aconfessionale della società, che si colloca «nel solco dei valori, principi e ideali liberali». Promuove il mutuo appoggio e la solidarietà collettiva. Opera a favore dei propri soci e delle loro famiglie e intende far partecipare gli stessi ai benefici della mutualità «con particolare attenzione a puntuali e mirati interventi di integrazione socio-sanitaria, di assistenza domiciliare, di aiuto previdenziale e di servizio socio-amministrativo». Il capoverso 3 dell’articolo 25 recita: «Forti del valore universale del mutuo soccorso, il sussidio sotto forma di aiuto finanziario può essere riconosciuto sia ai soci che non ne hanno fatto formale richiesta, sia ai non soci, a condizione che la segnalazione in forma scritta venga inoltrata al Comitato direttivo da almeno altri due soci non legati da un vincolo famigliare». Ma l’associazione è pronta a sostenere anche progetti e attività puntuali affini agli scopi sociali: aiuto volontario e vicendevole, nonché sostegno del prossimo e delle persone bisognose.

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