
Presentata alcuni giorni fa, da un gruppo misto di consiglieri, per risolvere l’annoso problema delle interrogazioni che per anni non vengono prese in esame, la mozione ha l’obiettivo di “costringere” il comune a rispondere alle interrogazioni.
Il sistema è semplice ma efficace: consiste nell’inserimento di due articoli che l’Esecutivo 2 volte l’anno presenta in concomitanza con il bilancio consuntivo e preventivo ovvero:
- Lista delle interrogazioni non evase e dettagliato motivo di mancata risposta
- Presentazione annuale di un rapporto che dettaglia lo stato di avanzamento dell’attuazione delle mozioni approvate dal Consiglio comunale fino al momento in cui le stesse sono considerate attuate
La necessità di spingere il Municipio ad occuparsi delle varie mozioni, interrogazioni e interpellanze è dovuta all’annoso problema della stagnazione di esse nei cassetti del municipio, a volte anche per anni, cosa che comporta un invecchiamento che ne limita l’eventuale efficacia e funzionalità obbligando talvolta l’interrogante al ritiro della stessa. La questione oltretutto riveste un ruolo di forte sensibilizzazione tanto che di recente un atto parlamentare, interpellanza 4350 “Dai cassetti al cestino” nonostante il tema di forte attualità è stata praticamente ignorata.
Se è vero che l’abuso degli strumenti a disposizione a volte provoca un effetto tappo che potrebbe ostruire il flusso dei lavori in Consiglio, è altresì vero che rappresenta per i consiglieri comunali un fondamentale nella vita democratica del Consiglio Comunale.
D’altra parte il Municipio deve dotarsi di un sistema di controllo per gli atti pendenti cosa che rende l’attuabilità della mozione del tutto verosimile e realistica.
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