30 Ottobre 2024
PLR

Dipendiamo troppo dall’estero

Dipendiamo troppo dall’estero

È di questi giorni la notizia che la Svizzera ha raggiunto la sua capacità di approvvigionamento alimentare, anche conosciuto come Food Overshoot Day. Il giorno in cui non avremmo più cibo se consumassimo solo quanto da noi prodotto. Essere dipendenti dall’importazione di generi alimentari significa che uno Stato non è in grado di soddisfare le esigenze alimentari della sua popolazione attraverso la produzione interna e deve quindi acquistare cibo da altri paesi.

L’agricoltura elvetica produce unicamente il 52% delle derrate alimentari consumate dalla popolazione. L’indipendenza ha un costo e nessuno, credo, chieda un’autonomia al 100% che per altro non sarebbe realizzabile, primo perché economicamente insostenibile e secondo perché in caso di necessità saremmo in grado di ridurre la quantità di alimenti consumati che ci permettiamo oggi.

La dipendenza dall’importazione di generi alimentari comporta diversi rischi e implicazioni.

– Sicurezza alimentare: L’accesso costante e a prezzi accessibili al cibo può essere compromesso da fluttuazioni dei prezzi globali, guerre, embargo o disastri naturali nei paesi esportatori.

– Vulnerabilità economica: Le fluttuazioni nei prezzi internazionali dei generi alimentari possono avere un impatto significativo sulla nostra economia dipendente dalle importazioni, influenzando il costo della vita e l’inflazione.

– Sovranità nazionale: La dipendenza da altri paesi per il cibo può ridurre la nostra autonomia politica ed economica, rendendoci vulnerabili a pressioni esterne.

– Bilancia commerciale: L’importazione massiccia di cibo può portare a disavanzi commerciali, poiché le spese per l’acquisto di generi alimentari superano le entrate generate dalle esportazioni.

Per mitigare questi rischi, possiamo diversificare le nostre fonti di approvvigionamento alimentare, migliorare le tecniche agricole domestiche e promuovere politiche di autosufficienza alimentare. Tuttavia, raggiungere un equilibrio tra produzione interna e importazioni rimane una sfida complessa, soprattutto in un contesto globale in continua evoluzione. Ma non dobbiamo desistere dal sostenere l’agricoltura locale, promuovendo pratiche agricole rispettose dell’ambiente, riducendo l’utilizzo di pesticidi e fertilizzanti chimici e adottando tecniche di coltivazione sostenibili.

Investire nell’agricoltura non solo porta benefici economici tangibili, ma contribuisce alla salvaguardia del territorio, alla promozione dell’ecologia e alla costruzione di un futuro sostenibile per tutti, ma soprattutto garantisce maggiore indipendenza. In periodi d’ instabilità come quelli che stiamo vivendo è necessario un segnale forte da parte della politica a tutela del cittadino svizzero.

Paolo Morel, Presidente PLR sezione di Lugano

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Autore

Paolo Morel

Mi chiamo Paolo Morel e sono il presidente della sezione di Lugano del Partito Liberale Radicale. Dopo una formazione bancaria, un’esperienza in azienda nel ruolo di CFO e quindi nel management di alcune tra le principali fiduciarie private della piazza ticinese, nel 2009 decido di fare il passo verso l’imprenditoria e costituisco PM Consulenze, realtà che in pochi anni si è consolidata sul territorio come uno tra i principali player del settore fiduciario.