30 Ottobre 2024
Lugano Comunali 2024 PLR

Il cittadino al centro

Il cittadino al centro

Martedì 26 marzo si è conclusa una legislatura che, seppur breve, ha visto Consiglio Comunale e Municipio impegnati su molti progetti e non sempre tutti visibili alla cittadinanza. Presto inizia un nuovo quadriennio e ai prossimi «onorevoli» che siederanno in Municipio e in Consiglio Comunale auguro di osare e, soprattutto, di immaginare la Lugano di domani, con sempre al centro il cittadino.

Il tessuto sociale si sta sfilacciando e le ragioni le conosciamo tutti. Occorre trovare un nuovo filo conduttore che riavvicini i cittadini e i quartieri al centro, che unisca e fornisca occasioni di dialogo, per stare insieme, tornare a parlarsi e a conoscersi. I numerosi grandi e piccoli progetti in cantiere vedranno la luce fra qualche anno, ma sono figli di una lungimirante ed intelligente visione di 20/30 anni fa.

Oggi dobbiamo alzare lo sguardo ed immaginare la Città dei prossimi 30/50 anni per non arrivare impreparati. Nessuna città moderna, rivolta al futuro può pensare di avere una sola dimensione e quindi bisogna immaginarla su più piani, iniziando dalla pianificazione che stabilisce i contorni, fra gli altri, delle attività umane (sociali ed economiche), del vivere e dell’abitare (dove e come). Un «rammendo» del territorio, come ipotizzava l’architetto Renzo Piano, da tutti i punti di vista: urbanistico, sociologico, estetico, culturale, economico e non solo Lugano centrico. Per questo è urgente concludere al più presto il PdCom (Piano Direttore Comunale), propositivo e vincolante per le istituzioni. Basta nascondersi dietro agli innumerevoli studi paralleli, commissioni speciali e di esperti, master plan per ogni luogo! Alla politica serve un po’ di più il così detto «pensiero laterale» e di leadership, tanto si dice e troppo poco si realizza o si ricomincia daccapo. E di pensiero laterale si tratta quando ci rendiamo conto che tutto è collegato e correlato a livello comunale, cantonale e oltre. Dobbiamo quindi uscire anche dalle logiche provinciali, del mio e del tuo, e pensare a nuove «costellazioni» di una Città Ticino, dove ognuno ha e promuove le proprie potenzialità senza rubarsi i progetti uno con l’altro o, peggio, farne di simili (congressi, ricerca, università, industrie). In tutto questo Lugano può esserne la forza motrice e tornare ad avere il ruolo primario che merita. Certo, bisogna volerlo!

In politica, l’unica via per raggiungere obiettivi condivisi è quello di sapersi confrontare, senza stilettate anche domenicali, su una base comune di fatti, avendo la volontà di ammettere l’esistenza del punto di vista dell’altro, sapendo anche riconoscere che chi la pensa diversamente da noi possa avere dei buoni argomenti e che, qualche volta, sono le visioni che non comprendiamo le più interessanti. Invece, non si ascolta e, soprattutto, si tratta il cittadino come un elettore o contribuente e non come parte importante di una crescita comune, arricchente, giusta ed inclusiva, dove nessuno resta indietro, portandolo sempre più nell’indifferenza se non peggio nell’insofferenza verso le istituzioni. Queste cose i politici le sanno bene, ma chissà perché le dimenticano in fretta, tra una campagna e l’altra.

Il tempo degli slogan, della «narrazione», della messa in piega e dell’abbigliamento del colore giusto e degli aperitivi sta per scadere. È tempo di lavorare, ed é fondamentale agire con trasparenza ed etica per ristabilire la fiducia dei cittadini a cui si è chiesto il voto.

Forza quindi a tutte le candidate e candidati per una brillante elezione e a coloro che non ce la fanno, l’invito è quello di fare la propria parte in altre forme nella società civile. Lugano è una bella città ma c’è ancora molto da fare.

Da parte mia, finisco la mia lunga militanza politica con un velo di tristezza, ma anche con la consapevolezza di aver fatto la mia parte, con dignità e passione.

Morena Ferrari Gamba, consigliera uscente PLR

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Morena Ferrari Gamba