Diverse città conservano e risaltano le testimonianze del passato, rappresentate da obelischi, templi e statue, assicurando nelle ore notturne una adeguata illuminazione affinché la loro bellezza ed importanza non sfugga alla vista.
Lugano, in una scala più piccola, può vantare un patrimonio culturale situato soprattutto a margine del suo lungolago, che racconta la propria storia o è testimonianza di personalità e simboli che trascendono la mera dimensione cantonale. Due di queste sono particolarmente care ai luganesi poiché rappresentano e simboleggiano i valori svizzeri e della libertà, più precisamente mi riferisco all’obelisco di Piazza Indipendenza e alla statua di Guglielmo Tell.
L’obelisco di Piazza dell’Indipendenza, l’unico presente in città, fu innalzato nel 1743 come monumento religioso in sostituzione di una vecchia croce lignea. Successivamente, il 1. Maggio 1898, in occasione dei festeggiamenti del primo centenario dell’autonomia ticinese, fu eletto monumento all’Indipendenza e ornato con bassorilievi in bronzo di Luigi Vassalli e Ampellio Regazzoni, raffiguranti l’attacco dei Cisalpini del 1798 e l’erezione dell’albero della libertà. Da segno religioso, l’obelisco fu trasformato in segno patriottico liberale.
Proseguendo poco più avanti, di fianco l’entrata del Parco Ciani, troviamo la statua di Gugliemo Tell, scolpita dall’artista Vincenzo Vela nel 1856. La leggendaria figura, assunta ad eroe nazionale svizzero, incarna lo spirito primordiale elvetico di libertà ed indipendenza.
Queste opere, visibili di giorno, sono quasi invisibili di notte, in quanto a tutt’oggi sprovviste di una illuminazione notturna dedicata. Si potrebbe dire, Liberi e svizzeri ma al buio! Un vero peccato lasciare al buio la nostra storia ed i nostri valori.
È quindi tempo di illuminare la bellezza di questi due monumenti affinché possano essere ammirati dai luganesi e dai turisti anche in tarda serata, quando si passeggia in centro e lungo il nostro bellissimo lungolago.
Carlo Regondi
Candidato Municipio e CC PLR Lugano