L’acquisto dello “Stabile EFG” sarà sottoposto a referendum, ma è un’occasione da non perdere.
La decisione di ieri del Gran Consiglio di dare luce verde all’acquisto della futura sede del Palazzo di giustizia a Lugano rappresenta un tassello fondamentale per rispondere finalmente alle esigenze logistiche della nostra magistratura, confrontata da anni con una situazione poco dignitosa. Si tratta di un investimento generazionale, una soluzione necessaria e concreta, oltre che strategica anche a livello regionale per il Luganese. La decisione del parlamento sarà però sottoposta a referendum obbligatorio e il PLR è pronto a battersi in prima linea – sia a livello cantonale, sia a livello cittadino – in difesa di questo investimento, perché si tratta di un’occasione da non perdere.
Grazie a questo investimento, la giustizia ticinese potrà contare su nuovi spazi funzionali per le prossime generazioni, ristrutturando gli attuali stabili e acquistando un importante edificio storico, dal notevole potenziale. Ricordiamo che la necessità di individuare un secondo stabile per la giustizia risale al 22 giugno 2015 – quasi 10 anni fa – quando il Gran Consiglio ha approvato i crediti per lo studio di fattibilità per un’ulteriore sede. Quindi non si tratta di una decisione improvvisata, ma è frutto di un grande lavoro, finalizzato soprattutto grazie all’impegno del nostro deputato Matteo Quadranti. Quello proposto è un investimento necessario per il terzo potere dello Stato – che attualmente si ritrova a operare in uffici indegni, viste le loro condizioni fatiscienti. Inoltre, l’alternativa di affittare spazi, nel medio termine, è tutt’altro che economica e razionale.
L’importante investimento – un’ottantina di milioni solo per l’acquisto dello “stabile EFG” – assume una valenza strategica anche per la città di Lugano e per tutta la regione. Garantendo al contempo il miglioramento delle strutture esistenti in pieno centro cittadino e valorizzando il palazzo firmato dall’architetto Mario Botta, facendolo diventare il simbolo della giustizia ticinese e assicurando al contempo la presenza in città di una parte fondamentale dell’apparato statale ticinese.
In vista del referendum, il PLR – sia a livello cantonale, sia a livello della Sezione di Lugano – intende farsi portavoce delle opportunità che questo progetto porta con sé. Insistendo in particolare sulla necessità di promuovere investimenti che guardano con positività e convinzione allo sviluppo futuro del nostro Cantone, anche nell’ottica di migliorare l’efficienza e l’efficacia dello Stato. Il PLR si batterà dunque in prima linea nella campagna di votazione per questo fondamentale investimento.