Il 24 agosto, l’USTAT ha comunicato che nel 2022 il saldo naturale ticinese è stato di -1’102, ossia circa mille decessi in più del numero di nascite. Un dato negativo per l’undicesimo anno consecutivo e il secondo valore più basso dal 1900. Grazie a un saldo migratorio positivo (+3’077) la popolazione è comunque aumentata dello 0,5%. Tuttavia le cifre preoccupanti legate alla demografia – in controtendenza rispetto al dato svizzero – dovrebbero farci riflettere. Invertire questo dato è complesso e non c’è un’unica misura che permetterà di farlo, ma è doveroso chiedersi quali politiche pubbliche potrebbero contribuirvi.
L’impulso per invertire la tendenza deve senz’altro partire dal Cantone, migliorando le condizioni quadro per favorire l’insediamento di attività innovative, che creano posti di lavoro e rendono il Ticino più attrattivo per i giovani, il segmento di popolazione che può contribuire a invertire il dato. Tuttavia, anche i Comuni hanno un ruolo da giocare. È interessante notare le differenze tra le regioni ticinesi: il Luganese è la regione con il saldo naturale più basso (-405) mentre il Bellinzonese registra un saldo positivo (+4). Alla luce del fatto che, come recentemente ricordato dall’analisi biennale di UBS, l’area di Lugano è l’unica in Ticino a essere competitiva da un punto di vista economico, ci si potrebbe aspettare un dato migliore. Questo fattore dovrebbe infatti rendere il Luganese, più delle altre realtà ticinesi, attrattiva per giovani professionisti e le loro – attuali o future – famiglie.
A Lugano saranno necessarie almeno due misure concrete. Primo, politiche urbane all’avanguardia, che traghettino la Città verso una maggiore qualità di vita sul territorio e dunque più attrattività per giovani e famiglie: si è rimasti troppo fermi per troppi anni. È con questo obiettivo che il PLR si è adoperato per accelerare la presentazione del Piano Direttore comunale, che dovrà offrire una visione futura e innovativa per la Città. Secondo, maggiori misure di conciliabilità lavoro-famiglia, che svolgono un ruolo importante nelle decisioni di insediamento delle famiglie. Meno i genitori hanno preoccupazioni legate alla possibilità di proseguire la propria attività professionale, meno avranno remore a creare una famiglia e ad allargarla. Per questo motivo alcuni Consiglieri comunali PLR a Lugano hanno inoltrato un’interrogazione chiedendo al Municipio di fare ancora di più (posti e tariffe per asili nido, mense e doposcuola) e di organizzare un sondaggio per identificare i bisogni delle famiglie.
Céline Antonini, Consigliera comunale PLR a Lugano