La riforma Ticino 2020, per un Cantone al passo con i tempi, dovrebbe ridefinire i rapporti fra Cantone e Comuni permettendo di ricalibrare le reciproche responsabilità con impatto sui conti, i servizi e le attività comunali. Questo progetto strategico dovrebbe altresì riequilibrare i contributi perequativi intercomunali.
Nell’analisi dei consuntivi 2022, la Commissione della Gestione ha approfondito i contributi che Lugano versa al Cantone al netto dei sussidi che il Cantone riversa. Spesso, si fa riferimento ai contributi di livellamento, lo strumento principe di perequazione intercomunale, in cui i Comuni con risorse fiscali procapite maggiori della media cantonale versano un contributo ai Comuni con risorse fiscali procapite inferiori alla media cantonale. Nel 2022 erano 35 i Comuni paganti, Lugano ha versato 30,3 mio di franchi, 64 quelli beneficiari (12 erano neutri).
Oltre al contributo di livellamento vi sono altri addentellati perequativi che fanno lievitare i contributi di Lugano al Cantone. Contributi per le case anziani, servizi domiciliari, di appoggio, quelli versati al Cantone per i fondi centrali AVS, AI, IPG e casse malati. In pratica, nel 2022 Lugano ha versato, al netto dei sussidi ricevuti, un complessivo di 108,8 mio di franchi. Nel 2011 erano CHF 63,4 mio e nel 2016 CHF 85,8 mio. In 11 anni, dal 2011 al 2022, aumentati in media del 5% all’anno (pari a CHF 4,1 mio all’anno per complessivi CHF 45,5 mio).
Di fronte a 108,8 mio di franchi versati nel 2022, comprendendo e condividendo l’importanza della solidarietà perequativa intercomunale che non è in discussione, è opportuno valutare delle soglie limite, per i Comuni paganti e per quelli beneficiari.
Lugano ha un moltiplicatore comunale del 77%. Nel 2022, il contribuente luganese ha destinato 33,4 punti percentuali del moltiplicatore per coprire il fabbisogno dai contributi che la Città ha versato al Cantone ed è bene sottolineare che, su questo fronte, Municipio, Consiglio comunale e Amministrazione comunale non hanno voce in capitolo. Dire che un comune pagante non dovrebbe versare più di 25 punti per contributi complessivi, non sarebbe irragionevole. Lo stesso per i comuni beneficiari che per i contributi complessivi ricevuti non dovrebbero superare il 20 o il 30% delle risorse fiscali, nel senso che se 30 punti non sono sufficienti ad assicurare l’equilibrio finanziario di un Comune, occorre perseguito con altre misure e non aumentando i contributi perequativi.
La riforma Ticino 2020 è entrata in una delle fasi conclusive con la procedura di consultazione dei Comuni che inizierà ad agosto p.v. L’auspicio è che la riforma permetta di introdurre misure correttive per un riequilibrio dei contributi cantonali e perequativi intercomunali tra Cantone, Comuni paganti e quelli beneficiari.
Ferruccio Unternährer
Consigliere comunale PLR di Lugano e membro della Commissione della Gestione