11 Dicembre 2024
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Autogestione a Lugano

Autogestione a Lugano

Il nuovo capitolo della lunga saga legata alle vicende dell’autogestione a Lugano offre alcuni spunti di riflessione. Il primo riguarda il modo di fare politica. Di fronte all’occupazione delle ex scuole elementari di Viganello, la capo dicastero sicurezza e spazi urbani, Karin Valenzano Rossi, ha intuito la possibilità di riaprire un dialogo concreto per cercare di arrivare finalmente ad una soluzione del problema, che da anni affligge la città. Il che evidenzia, appunto, la differenza di approccio tra chi – di fronte alle richieste degli autogestiti che, quando sono sviluppate attraverso il dialogo, sono legittime – ringhia e auspica scenari bellicosi e chi, di contro, si spende per trovare soluzioni concrete. È la dimostrazione che soltando lavorando ogni giorno con dedizione, serietà e competenza, si produce il bene per la cittadinanza.

Seconda riflessione. In una vicenda certamente delicata come questa, quando si apre uno spiraglio di dialogo è il momento di agire e coinvolgere tutte le parti in campo e non è certo il caso di buttare nuovamente benzina sul fuoco nascondendosi dietro un dito per mero interesse elettorale. Le consuete “sparate” che chiedono di buttare semplicemente fuori gli autogestiti o sgomberare i locali occupati in modo energico, rappresentano modalità comunicative violente, figlie di sfoghi che si sono sempre dimostrati improduttivi: i risultati sono li da vedere. E soprattutto sono approcci inutili al raggiungimento dell’obiettivo, che nello specifico è quello di trovare una soluzione duratura ed accettabile per entrambe le parti. Perché l’obiettivo è questo, non è gettare queste persone per strada per poi ritrovarle più arrabbiate da un’altra parte e con lo stesso problema da risolvere.

Nell’immediato, ci sono problemi di sicurezza da risolvere? Bene, vanno risolti facendoli capire alle persone coinvolte, evitando però in tutti i modi toni da rappresaglia armata (vale per entrambe le parti), con lo scopo di non sprecare l’occasione di dialogo che si è appena aperta dopo mesi di muro contro muro. La città di Lugano ha bisogno di risposte concrete per risolvere un problema, di certo non di nuove manifestazioni indecorose, che non portano da nessuna parte. Non sprechiamo l’occasione solo per il gusto di intestardirsi dietro posizioni contrapposte costruite ad arte. Un po’ di sano pragmatismo, in queste occasioni, di certo non guasta.

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Autore

Paolo Morel

Paolo Morel è il presidente della sezione di Lugano del Partito Liberale Radicale dal 2022. Dopo una formazione bancaria e un'esperienza aziendale come CFO, ha ricoperto ruoli nel management di alcune delle principali fiduciarie private della piazza ticinese. Nel 2009 decide di fare il passo d'ingresso nel mondo dell'imprenditoria, fondando PM Consulenze, un'azienda che, in pochi anni, si è affermata sul territorio come uno dei principali attori del settore fiduciario.