Durante il Congresso Cantonale del Partito Liberale Radicale Ticinese che si è appena concluso, alla presenza del Presidente del PLR svizzero Thierry Burkart, del Consigliere federale Ignazio Cassis, del Consigliere nazionale Alex Farinelli nel ruolo di presidente del giorno, del Presidente del PLR cantonale Alessandro Speziali e del Direttore del Dfe Christian Vitta, è nata una nuova identità del PLR che si rispecchia nella frase “Il cammino della libertà non conosce fine”.
Riprendiamo il discorso del nostro Presidente Paolo Morel che ha attirato l’attenzione dei candidati al Consiglio di Stato e al Gran Consiglio “tornate a far sognare la popolazione perché una società senza sogni è una società che non ha futuro!”:
“Buongiorno a tutti, onorevole Consigliere Federale, Consiglieri agli Stati, Presidente del Partito Nazionale, Consiglieri Nazionali, onorevole Consigliere di Stato, Presidente del Partito Cantonale, Gran Consiglieri, Municipali e Consiglieri Comunali.
Buongiorno a voi che rappresentate e vivete profondamente il Partito Liberale Radicale Ticinese.
Grazie di essere qui questa mattina in questo Palazzo dei Congressi, vecchio si, ma intriso di storia, di ricordi, di emozioni.
Questo primo anno di presidenza della Sezione luganese è stato molto intenso ed ho potuto costatare che il cuore del PLR luganese batte ancora forte. Abbiamo lavorato per creare ponti e l’atmosfera che si respira sembra essere, solo le urne potranno confermarlo, di positività e voglia di rilancio.
Sono molto soddisfatto del lavoro svolto con i Municipali così come con i Consiglieri Comunali e con tutti quei liberali vicini al Partito che hanno dato a me ma soprattutto all’Ufficio Presidenziale un costante e continuo supporto.
Il Cantone, così come la Nazione, escono da 3 anni difficili che hanno affaticato buona parte della popolazione, che hanno reso complicato il dibattito politico ed eroso parte delle riserve finanziarie.
La politica però è anche stata capace di dare risposte ed in alcuni casi risposte rapide ed efficaci ai problemi di chi ne aveva più bisogno.
Ci attende un nuovo anno impegnativo, dove innovazione, sicurezza e garanzia della prosperità saranno i cavalli di battaglia del PLR.
Ma la sensazione è che il lavoro svolto sia sempre meno apprezzato, spesso criticato ma ancor peggio sempre più ignorato, soprattutto dai giovani, che non si identificano più nei Partiti e nella politica, semplicemente non la considerano. Un atteggiamento pericoloso per la salvaguardia della democrazia, magari non tanto nel breve termine ma certamente nel medio e lungo periodo.
Per questo chiedo a voi, non come Presidente ma come semplice cittadino, chiedo a voi, candidate e candidati al Consiglio di Stato e a voi candidate e candidati al Gran Consiglio: tornate a far sognare la popolazione perché una società senza sogni è una società che non ha futuro!
Non è necessario promettere utopie o grandi ideologie, tipico dell’appiattimento di una sinistra ormai divenuta realtà senz’anima che cerca elettorato anche nel tanto vituperato ceto medio. Obbligata a colorite alleanze che ne hanno assorbito il DNA, diventando insapore.
Non è necessario cedere alla tentazione del facile populismo leghista basato su una comunicazione superficiale ma soprattutto su promesse spesso insostenibili.
Non è necessario cavalcare slogan triti e ritriti di una destra conservatrice che bacchetta ma che in questo Cantone ancora non ha governato 1 solo giorno in tutta la sua seppur lunga storia.
Soprattutto non è necessario che diciate tutto ed il contrario di tutto come quel Partito che ha abbandonato la sua anima religiosa, la sua unica essenza storica e si definisce oggi il portatore sano delle idee del Centro.
Siamo noi il Partito che ha contribuito in buona misura al benessere e alla stabilità del paese e siamo noi che vogliamo continuare a farlo per l’amore che proviamo per il Ticino tutto.
Siamo noi che abbiamo saputo ringiovanire con competenza le fila di chi rappresenta il pensiero liberale radicale, noi che ascoltiamo costantemente il paese e noi che lo abbiamo aiutato a crescere a volte inciampando, ma sempre rialzandoci e guardando con rispetto e positività al futuro.
Questo è quello che siamo stati, siamo e continueremo ad essere.
Care e cari candidati al Consiglio di Stato e care e cari candidati al Gran Consiglio questo è quello che mi auguro sentiate nel vostro profondo e che riuscirete a trasferire all’elettore ticinese.
L’orgoglio di un Partito che ha fatto la storia del Canton Ticino, che sta scrivendo pagine di politica responsabile anche in questa fase storica di cambiamenti epocali ma soprattutto dentro dovrete avere un sogno: la continua e instancabile difesa delle libertà individuali.”
Pubblichiamo inoltre l’editoriale di di Alessandro Speziali che riassume i capisaldi della futura agenda di governo PLR
Guardare avanti
“Non è impresa da tutti riunire oltre 600 persone per parlare di politica: specialmente in un giorno festivo. Se ci siamo riusciti, è perché il PLR dà il meglio di sé quando bisogna discutere di contenuti: scopritelo voi stessi nelle pagine centrali di questa edizione di Lib-, dedicate al nostro programma 2023/2027.
Quando l’agenda di un partito è costruita attorno a valori come libertà, coesione e progresso, tutte le ali, le correnti e le sensibilità si sentono rappresentate: domenica scorsa lo abbiamo dimostrato. L’affluenza al congresso ci ha lusingati, perché conferma la correttezza dell’intuizione che seguiamo da anni – l’idea che le libertà e la responsabilità, i diritti e i doveri, in questo momento storico debbano essere un patrimonio comune a tutte le persone che hanno a cuore il nostro Paese.
Come dovrebbe accadere nella vita di ognuno di noi, la strada migliore per crescere consiste nel guardarsi attorno e, allo stesso tempo, nel guardarsi dentro. Come nani seduti sulle spalle dei giganti del passato, abbiamo così sfruttato la nostra tradizione per capire come vedere più lontano. In più, non rinunciamo all’autocritica, correggendo gli errori quando ci siamo resi conto di doverlo fare – come sul tema della lotta alla burocrazia.
Le persone del PLR servono la collettività mettendo a disposizione tempo, esperienza ed entusiasmo. Siamo fieri di essere dappertutto in questo Cantone, da Airolo a Chiasso, e di essere un partito di persone immerse nel mondo. Persone che, accanto alla politica, sono impegnate nella società civile come monitrici di sci, bibliotecari a tempo perso, accompagnatori di colonie estive e strumentiste nelle guggen.
Parliamo di scuola, posti di lavoro, dell’ambiente e dell’energia, ma anche di sanità e giustizia. Il nostro è un programma completo, che non vuole accontentare tutti ma di sicuro parlare a molti. È l’agenda di un partito di Governo, che descrive il Ticino da costruire per le prossime generazioni. Il PLR non può concedersi lo sfizio di essere un partito monotematico – o monomaniacale – perché ha la responsabilità di condurre questo Cantone in avanti, e per farlo deve fissare priorità ovunque sia necessario farlo. A guidarci, come sempre, l’idea che l’individuo è al centro e che bisogna accordargli la massima dose possibile di libertà e anche di responsabilità – perché nell’epoca degli inventori di diritti, abbiamo il coraggio di ricordare il primato del dovere.
Care e cari lettori, abbiamo davanti un futuro stimolante. Sulle pagine di Lib- e con il nostro programma di legislatura continueremo a contrastare le forze dell’immobilismo e del regresso. Non abbiamo paura del futuro. Siamo certi che il nostro lavoro continuerà a pagare, e che le persone del PLR continueranno a distinguersi per senso del dovere, ottimismo e visioni di libertà.“
Ecco tutte le testate che anno parlato del congresso:
RSI.ch Una “visione concreta per il futuro del Paese”
CDT.ch «Il Ticino ha ancora molto bisogno di noi»
CDT.ch Il PLR decolla da Lugano
PLRT.ch Il Congresso lancia la nuova identità del PLR
Laregione.ch ‘Un Plr ottimista che dice no ad assistenzialismo e rancore’
TIO.ch Il PLR apre l’anno elettorale con Cassis e Burkart