L’assemblea dello scorso 7 settembre ha permesso alle Donne Liberali Radicali Ticinesi di confrontarsi, determinando concretamente la loro linea nei prossimi progetti di politica sociale, esprimendo ampio sostegno ad AVS21, oggetto in votazione federale il prossimo 25 settembre. Nel corso dell’incontro le DLRT hanno sottolineato come il sistema previdenziale svizzero necessiti di riforme e si trovi ad affrontare significativi cambiamenti. Le variabili quali l’andamento demografico e la prolungata fase di bassi tassi d’interesse mettono il sistema a dura prova. Tutti i tentativi di riforma degli ultimi 20 anni sono falliti alle urne per cui non sono stati compiuti veri passi avanti. Con l’AVS21 il saldo finanziario del primo pilastro può essere garantito a medio termine. La misura centrale alla riforma AVS 21 è l’armonizzazione dell’età di pensionamento a 65 anni per donne e uomini. Le conseguenze per le donne il cui pensionamento è imminente, saranno bilanciate dalle misure di compensazione. Durante il pensionamento, le donne si trovano in una situazione finanziaria nettamente peggiore rispetto agli uomini. Considerando tutti e 3 i pilastri, le donne ricevono il 37% di pensione in meno rispetto agli uomini. Si tratta di quasi 20.000 franchi che vengono a mancare ogni anno. Il fatto che le donne ricevano pensioni più basse è dovuto a svantaggi del sistema più frequenti per le donne. Una minore partecipazione al mondo del lavoro, diverse interruzioni di carriera, il lavoro a tempo parziale e salari bassi comportano svantaggi finanziari durante il pensionamento. Il sistema crea ulteriori disincentivi a causa della mancanza di conciliabilità tra famiglia e lavoro e di un modello fiscale che penalizza i secondi redditi. Rendendo la loro pensione più flessibile, le persone possono scegliere di lavorare oltre l’età di 65 anni e quindi migliorare la loro pensione. La flessibilità è anche un segnale forte per i lavoratori e le imprese.
Le donne PLR cantonali ribadiscono quindi che per garantire un finanziamento sostenibile ed equo dell’AVS, un problema effettivo urgente e pressante, è necessario votare un chiaro SI alle due proposte in votazione il prossimo 25 settembre: riforma AVS21 e finanziamento supplementare dell’AVS mediante l’aumento dell’imposta sul valore aggiunto (IVA). Un gesto di responsabilità verso il futuro di giovani e meno giovani mirato alla stabilità e alla prosperità del nostro Paese. Nel corso dell’assemblea le donne Plr hanno accolto con grande soddisfazione l’annuncio di obiettivo raggiunto per l’iniziativa per l’imposizione individuale lanciata il 9 marzo 2021 dalle donne PLR e da un comitato trasversale che giovedì 8 settembre ha depositato 112.679 firme valide presso la Cancelleria federale di Berna. Si è ricordato quanto il sistema fiscale svizzero si basa su un modello di famiglia completamente superato: dopo il matrimonio spesso la donna rinuncia per tutta la vita a un’attività lavorativa. Con l’imposizione dei coniugi e una progressione delle aliquote fiscali, il secondo reddito viene tassato con un’aliquota significativamente più alta. In quasi il 90% delle famiglie questa formula incide sul reddito della moglie. Per ogni franco di stipendio in più, una parte consistente è destinata al pagamento delle imposte e, considerando i notevoli costi per la custodia dei bambini, si perde in fretta l’incentivo a lavorare. Questa modalità di tassazione ingiusta e diseguale deve essere abolita. Se le donne possono lavorare di più, anche le loro pensioni miglioreranno. Una vera uguaglianza significa anche abolire il sistema di imposizione delle famiglie che penalizza le donne. Il grande successo della raccolta delle firme è un’importante pietra miliare sulla strada verso una maggiore uguaglianza e un migliore equilibrio tra lavoro e vita privata.