Qual è la sua opinione sul consuntivo 2021?
Vista l’incertezza che ha caratterizzato anche il 2021, il consuntivo, che presenta un avanzo d’esercizio di oltre CHF 6 mio a fronte del disavanzo preventivato di 21.6 mio., è sicuramente positivo in quanto chiuso nelle cifre nere. Tuttavia, il Municipio deve ancora definire una strategia finanziaria che generi quella liquidità necessaria a contenere, e progressivamente rimborsare, il debito a lungo termine che a fine 2021 ammontava a CHF 876 mio.
Come valuta la grossa differenza con il preventivo approvato dal Legislativo?
L’approccio conservativo da solo non sarebbe stato sufficiente per ottenere questi risultati. Lo scostamento è dovuto dalle maggiori sopravvenienze fiscali per oltre CHF 19mio., degli introiti positivi, ma dal carattere non strutturale, anche se ricorrenti negli ultimi esercizi. Non possiamo però contare e fare affidamento su tali entrate straordinarie nel medio-lungo termine.
Dal bilancio si evince uno sgravio dei costi diretti; come si sono ottenuti?
La spesa pubblica è sempre più caratterizzata dal riversamento di costi dal Cantone ai Comuni o dall’attribuzione di compiti sempre più onerosi, che limitano le strategie finanziarie. Risolvere il maggior aggravio finanziario esternalizzando competenze onerose con la creazione di Enti autonomi, non è però la soluzione, visto che ciò sposta semplicemente il problema. Gli Enti autonomi sono pur sempre di responsabilità del Comune.
Quali sono, secondo lei, le cause che hanno impedito al Comune di raggiungere un grado di autofinanziamento superiore all’80%?
Sono diverse e il Municipio cita pure la mancata emissione dei contributi LALIA. Intendiamoci, questi contributi sono un tributo dovuto, ma pesante soprattutto per i piccoli risparmiatori che investono i propri risparmi nell’acquisto della casa primaria. Il contributo deve quindi essere considerato e calcolato per quello che è. Esso non serve né per conseguire maggiori entrate generali del Comune, né per migliorare il grado di autofinanziamento. Il contributo LALIA è da prelevare per una determinata voce di spesa dell’Ente pubblico e la motivazione del Municipio secondo cui l’aliquota del 70% si giustificherebbe perché così era “già stabilita in passato per la vecchia Lugano” è una risposta un po’ debole.
Con il nuovo Regolamento sulle collaboratrici e sui collaboratori della Città di Lugano, il Comune ha voluto introdurre il concetto di meritocrazia nell’amministrazione pubblica. Terminata la fase di sperimentazione per il concetto di meritocrazia, sembrerebbero ora essere necessari altri 4 anni per renderlo applicabile, cosa ne pensa?
Nel 2018 il Consiglio comunale ha espresso un chiaro messaggio: l’introduzione del concetto di meritocrazia è necessario ed è un cambio di paradigma. Con l’adozione della norma transitoria dell’art. 105 del Regolamento, il Legislativo ha però concesso – e ritengo giustamente – una fase di sperimentazione che durasse 2 anni. Vero, nel frattempo vi è stata la pandemia, ma dover prendere atto nell’ambito dell’analisi dei conti consuntivi 2021 che per l’introduzione definitiva del sistema meritocratico sarebbero necessari altri 4 anni non è accettabile e per questo è stata richiesta una discussione con l’apposita commissione legislativa che era stata costituita a suo tempo per la revisione del Regolamento.
Quali criteri ritiene siano particolarmente importanti nell’ambito dell’allestimento di un preventivo e di un consuntivo?
I conti di un Ente pubblico devono attestare serietà e prudenza verso la gestione delle finanze pubbliche, a maggior ragione per i prossimi esercizi a seguito degli eventi (pandemia e guerra) che purtroppo stanno interessando il mondo intero. L’incremento del costo del denaro e delle materie prime avranno senza dubbio un’incidenza sulla spesa pubblica e pure sul gettito fiscale.